“L’autunno dell’innocenza. Il corpo”
Che bel racconto. Una storia fantastica, una storia di crescita, di amicizia, di fasi della vita, della sensazione dolce-amara che solo i ricordi di tempi felici e passati possono darti.
La poesia contenuta in questo racconto è preannunciata già nel testo inserito all’inizio (che riporto di seguito), poche righe che fanno capire che l’argomento trattato potrà sembrare banale, da bambini, ai più, ma che in realtà è molto più importante perché rappresenta la nostalgia di una fase della vita che passa in fretta ma lascia i segni.
La cosa più bella di questo racconto è la bellezza della spensieratezza dell’età che va dagli 11 ai 14 anni e seppure i 4 ragazzi del racconto siano, almeno in 3 casi, con famiglie molto problematiche, vivono la loro avventura di due giorni nel bosco lungo le rotaie del treno in una bolla fuori dal tempo e dai problemi.
Altro elemento che mi è piaciuto è rappresentato dalle interruzioni nella storia che il narratore, uno dei quattro ragazzi ormai adulto e scrittore di professione, usa per raccontare come gli eventi di quel semplice fine settimana lo abbiano influenzato o gli siano tornati in mente in molti episodi della sua vita da adulto. Ad esempio, la pace trasmessa da un cervo visto all’alba per caso, scena che tornerà in mente al narratore in momenti drammatici della sua vita e sarà per lui sempre una delle rappresentazioni di pace più vivide possibili viste in vita sua.
Anche qui come in tutti i quattro racconti della raccolta viene evidenziato il potere di una storia, capace di comunicare messaggi tra le righe oppure più semplicemente di intrattenere e farci dimenticare i pensieri presenti. Quindi anche qui l’importanza di saper raccontare una buona storia è importante e valorizzata.
"Le cose più importanti sono le più difficili da dire. Sono quelle di cui ci si vergogna, perché le parole le immiseriscono, le parole rimpiccioliscono cose che finché erano nella vostra testa sembravano sconfinate, e le riducono a non più che a grandezza naturale quando vengono portate fuori. Ma è più che questo, vero? Le cose più importanti giacciono troppo vicine al punto dov'è sepolto il vostro cuore segreto, come segnali lasciati per ritrovare un tesoro che i vostri nemici sarebbero felicissimi di portar via. E potreste fare rivelazioni che vi costano per poi scoprire che la gente vi guarda strano, senza capire affatto quello che avete detto, senza capire perché vi sembrava tanto importante da piangere, quasi, mentre lo dicevate. Questa è la cosa peggiore, secondo me. Quando il segreto rimane chiuso dentro non per mancanza di uno che lo racconti ma per mancanza di un orecchio che sappia ascoltare. Avevo dodici anni - quasi tredici - la prima volta che vidi un essere umano morto. Successe nel 1960, tanto tempo fa... anche se a volte non mi pare così lontano. Soprattutto la notte quando mi sveglio da quei sogni in cui la grandine cade nei suoi occhi aperti."
Ogni racconto lascia qualcosa per la vicenda o per i personaggi e se dovessi racchiudere in pochissime parole quello che ricorderò di questi quattro racconti, direi sicuramente questo:
1 - Capacità di adattamento ed importanza di non perdere la speranza, continuando comunque sempre a lavorare ed ingegnarci per il nostro meglio anche in momenti in cui sembra davvero difficile;
2 - La Storia con la S maiuscola incontra un ragazzo di provincia con effetti devastanti. Ed allora viene da chiedersi: era già tutto pronto ad esplodere oppure è il potere di una storia che può far emergere il diavolo che è dentro di noi?
3 - I momenti vissuti da bambini sono importanti e vanno sempre valutati come preziosi, non vanno sottovalutati. È difficile portarsi dietro per tutta la vita gli amici dell’infanzia, crescendo ci si separa inevitabilmente e non tutti ce la fanno. Ma di certo il ricordo di quello che siamo stati insieme resterà indelebile per sempre.
4 - È la storia di una giovane donna single che vuole a tutti i costi dar alla luce il suo primo figlio in un mondo che non lo accetterebbe o è quella di un club per adulti un po’ esoterico in cui ci si vede per raccontarsi storie di ogni tipo? In entrambi i casi anche questo racconto parla di storie e di storie nelle storie.
Il messaggio di fondo di questo libro, alla fine, secondo me, è che una storia può avere influenza e potere su di noi ad ogni età e che è bello a volte perdersi in queste storie anche solo per fuggire dalla realtà di tutti i giorni, vivere anche se per poco un’altra vita raccontata da un narratore (in questo caso) davvero incredibile.
Una recensione breve della raccolta in generale non può non considerare il protagonista principale di tutti i racconti: le storie ed ancora di più la capacità di sapere raccontare una buona storia.
Ed è proprio questo che sa fare alla grande il buon Stephen King, sa narrare ogni tipo di storie catturando il lettore. Anche le storie che possono sembrare più semplici alla fine non lo sono mai. Ogni racconto lascia qualcosa per la vicenda o per i personaggi e se dovessi racchiudere in pochissime parole quello che ricorderò di questi quattro racconti, direi sicuramente questo:
1 - Capacità di adattamento ed importanza di non perdere la speranza, continuando comunque sempre a lavorare ed ingegnarci per il nostro meglio anche in momenti in cui sembra davvero difficile;
2 - La Storia con la S maiuscola incontra un ragazzo di provincia con effetti devastanti. Ed allora viene da chiedersi: era già tutto pronto ad esplodere oppure è il potere di una storia che può far emergere il diavolo che è dentro di noi?
3 - I momenti vissuti da bambini sono importanti e vanno sempre valutati come preziosi, non vanno sottovalutati. È difficile portarsi dietro per tutta la vita gli amici dell’infanzia, crescendo ci si separa inevitabilmente e non tutti ce la fanno. Ma di certo il ricordo di quello che siamo stati insieme resterà indelebile per sempre.
4 - È la storia di una giovane donna single che vuole a tutti i costi dar alla luce il suo primo figlio in un mondo che non lo accetterebbe o è quella di un club per adulti un po’ esoterico in cui ci si vede per raccontarsi storie di ogni tipo? In entrambi i casi anche questo racconto parla di storie e di storie nelle storie.
Il messaggio di fondo di questo libro, alla fine, secondo me, è che una storia può avere influenza e potere su di noi ad ogni età e che è bello a volte perdersi in queste storie anche solo per fuggire dalla realtà di tutti i giorni, vivere anche se per poco un’altra vita raccontata da un narratore (in questo caso) davvero incredibile.
Citando lo stesso King, nelle poche pagine di chiusura della raccolta, questi racconti riescono a fare “quello che ogni buon racconto dovrebbe fare…farti dimenticare per un po' la realtà che ti pesa sulle spalle e trasportarti in un luogo in cui non sei mai stato. È la magia più apprezzabile che io conosca.”
"Ma sono innamorato anche di tutti questi racconti, e una parte di me lo resterà sempre, immagino. Spero che ti sia piaciuto, lettore; che abbiano fatto per te quello che ogni buon racconto dovrebbe fare…farti dimenticare per un po' la realtà che ti pesa sulle spalle e trasportarti in un luogo in cui non sei mai stato. È la magia più apprezzabile che io conosca. Okay. Ho finito. Fino a quando non c'incontreremo di nuovo, tieni la testa ben piantata sul collo, leggi qualche buon libro, si efficiente, si felice."
Per leggere la prima parte del post: Stagioni Diverse - part1
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