Skip to main content

THE OFFICE, una sorpresa inaspettata


Nell'ultimo mese ho fatto una full immersion in una serie di cui prima avevo solo sentito parlare, ma che avevo sempre sottovalutato e considerato di serie b, The Office, nella versione US.

Mi sono avvicinato alla serie dopo aver visto, sotto consiglio, un paio di scene molto divertenti e per questo ho deciso di iniziare dall'inizio e provare a dare un'occhiata più in dettaglio. E quindi durante il mio smartworking ogni pausa pranzo ed ogni serata la mia tv o il mio pc era sintonizzato su Netflix o Amazon Prime Video per vedere qualche episodio.

Beh devo dire che non me ne sono affatto pentito, infatti, ho trovato nel complesso le varie stagioni sempre divertenti, i personaggi validi soprattutto come rappresentanti di diverse tipologie di impiegati (ne so qualcosa essendo anche io personaggio del mio "the office"), le dinamiche sempre esagerate, ma mai troppo distanti dalle vere dinamiche che si possono vivere in un ufficio. 

Le stagioni in totale sono 9 e sicuramente le prime 7 volano via molto molto rapidamente, c'è sempre da ridere; poi le ultime due sono più deboli delle precedenti, ma soprattutto per la mancanza del personaggio che prima in qualche modo trascinava il resto del gruppo, cioè il boss Micheal Scott, interpretato da  Steve Carrell. Diciamo che nelle ultime due stagioni, data la mancanza del personaggio e forse anche dell'attore più carismatico, si è cercato di valorizzare allo stesso modo tutti gli altri personaggi per condurli poi nelle ultime puntate della stagione 9 ad i finali più consoni per ogni vicenda umana in gioco. Quindi alla fine non posso che consigliare anche queste ultime 2 stagioni. 

Quali sono le cinque cose che mi porterò dietro dalla visione di The Office? 

1- La rappresentazione di alcune dinamiche lavorative estremizzate, ma realistiche. La competizione tra colleghi costretti a spartirsi le briciole, il tempo perso in ufficio facendo finta di lavorare (quasi ogni schermo dei pc in the office durante l'orario lavorativo mostra una partita di solitario in corso), un capo incompetente che nella sua stupidità a volte addirittura risulta simpatico e umano, le storie d'amore o le tresche nate tra i "banchi" degli uffici ed infine tante, ma davvero tante maschere con le loro manie, piccole e grandi cattiverie, atti di generosità, invidie e quindi tanta umanità;

2- L'evoluzione di alcuni personaggi nel corso della stagione. Ad esempio Michael Scott nelle prime puntate è un idiota totale, ma conoscendolo meglio si capisce che anche lui sotto sotto ha qualche qualità, sa cavarsela in alcune situazioni e forse è stata proprio la sua vita da impiegato nel "the office" che l'ha reso così. Una frase che mi colpisce è quando dice a Jim che l'aveva sostituito per un breve periodo e si lamenta per le difficoltà avute a gestire i colleghi e che mai sarebbe rimasto altri 10 anni a fare l'impiegato: "Lo pensavo anche io. Ne parliamo tra 10 anni". O anche il personaggio di Dwight odioso all'inizio, ma sempre più umano durante il corso degli episodi ed alla fine quasi tenero nelle sue ossessioni e nel suo attaccamento al lavoro;

3- il fatto di riuscire ad inventare sempre sketch nuovi e divertenti per la bellezza di 204 episodi. Cosa affatto semplice;

4- quanto sia importante vedere gli episodi in lingua originale. Sì perchè anche se non capite bene l'inglese, vi garantisco che vedere i ragazzi di The Office doppiati non è la stessa cosa. Quindi è uno show da vedere esclusivamente in lingua originale, al massimo aiutatevi con i sottotitoli;

5- la frase finale pronunciata dal personaggio di Pam nell'ultima puntata che forse può rappresentare non solo i protagonisti dello show, ma anche gran parte dei loro spettatori: "I thought it was weird when you picked us to make a documentary, but, all in all, I think an ordinary paper company like Dunder Mifflin was a great subject for a documentary. There's a lot of beauty in ordinary things. Isn't that kind of the point?"

Per concludere se volete fare due risate, perdere una ventina di minuti senza pensieri (e di questi tempi ce n'è un gran bisogno) vi consiglio di dare una chance a questa serie televisiva davvero spassosa.

PS: il link ad alcuni sketch molto spassosi che mi hanno convinto a vedere la serie 

https://www.youtube.com/watch?v=Vmb1tqYqyII

https://www.youtube.com/watch?v=gO8N3L_aERg



Comments

Popular posts from this blog

La mia TOP5 dei libri letti nel 2021

  In questo articolo scrivo poche righe sui 5 libri letti nel 2021, che più di tutti mi hanno colpito.  Per ogni libro non voglio scrivere di trama o fare spoiler, ma voglio dire perchè mi sono rimasti in mente e perchè hanno colpito.  1 - Quello che non ti dicono (Mario Calabresi) Mario Calabresi sa scrivere ed in questo libro lo fa trattando un tema diverso dai suoi precedenti libri, ripercorre una vera e propria indagine giornalistica "su commissione". Il libro nel ricostruire le vicende del rapimento e assassinio di Carlo Saronio rivive gli anni del terrorismo in Italia e nello specifico a Milano.  C'è anche tanta malinconia soprattutto considerando la ragione che lo spinge ad indagare. Insomma come sempre un gran bel libro che consiglio vivamente che da un parte cattura con le vicende di cronaca di quegli anni e dall’altra con le vicende personali della famiglia Saronio 2 - Un milione per mia figlia (Pietro Di Lorenzo) Consiglio questo libro per chi vuole inizia...

Sogni di Robot - Isaac Asimov

  Tornare a leggere uno scrittore amato durante l’adolescenza e di cui si era letto quasi tutto è davvero bello. Nel mio caso lo scrittore in questione è Isaac Asimov. In passato ho letto tanti suoi romanzi, i vari cicli della Fondazione, il ciclo dei Robot e qualche racconto, e pensavo che non sarei più tornato a leggere nulla di suo, finché qualche settimana fa non sono incappato in un articolo che parlava di un racconto incluso in questa raccolta, “ L’ultima domanda ”, e questo mi ha spinto a leggere tutta la raccolta che lo includeva. Devo ammettere che il racconto “ L’ultima domanda ” è effettivamente molto originale e con una conclusione che ti resta incollata ai pensieri per un po’ dopo averlo finito. È un racconto, tra l’altro, molto breve ma davvero geniale e che cerca di spiegare come tutto il nostro universo sia iniziato e di dare una visione ciclica della vita di Tutto. In questo racconto poi appare l’enorme Intelligenza Artificiale, Multivac, presente in molti racconti...

The last of us - la recensione dopo il primo episodio

Ho appena terminato di vedere il primo episodio di “The last of us” e devo ammettere di esserne rimasto affascinato. Per un totale di 85 minuti circa sono rimasto seduto senza staccare gli occhi dallo schermo, il che è davvero un’eccezione in questi tempi in cui ogni cosa può rappresentare una distrazione. Chiaramente sto guardando questo show con gli occhi di chi conosce bene entrambi i videogiochi e li ama. Quindi mentre vedevo ogni scena, sapevo già cosa aspettarmi dopo ed infatti se da una parte questo può eliminare parte del piacere, dall’altra fa sia rivivere l’esperienza del gioco, sia rispondere alla curiosità di capire come ogni scena è stata resa. Quindi è chiaro che mi piacerebbe davvero poter vedere questo show senza conoscere nulla della storia, ma ormai è impossibile. Mi piacerà però (e stavolta la cosa è fattibile) conoscere il parere sulla serie di coloro che non hanno mai sentito parlare del videogioco per capire se il mio giudizio è stato obiettivo. Tornando a questo ...