Tornare a leggere uno scrittore amato durante l’adolescenza e di cui si era letto quasi tutto è davvero bello. Nel mio caso lo scrittore in questione è Isaac Asimov. In passato ho letto tanti suoi romanzi, i vari cicli della Fondazione, il ciclo dei Robot e qualche racconto, e pensavo che non sarei più tornato a leggere nulla di suo, finché qualche settimana fa non sono incappato in un articolo che parlava di un racconto incluso in questa raccolta, “L’ultima domanda”, e questo mi ha spinto a leggere tutta la raccolta che lo includeva.
Devo ammettere che il racconto “L’ultima domanda” è effettivamente molto originale e con una conclusione che ti resta incollata ai pensieri per un po’ dopo averlo finito. È un racconto, tra l’altro, molto breve ma davvero geniale e che cerca di spiegare come tutto il nostro universo sia iniziato e di dare una visione ciclica della vita di Tutto.
In questo racconto poi appare l’enorme Intelligenza Artificiale, Multivac, presente in molti racconti, che inizia ad esistere come mega computer, mega server, con infinita capacità di capacità di calcolo, ma non solo. Infatti Asimov immaginava il super computer di dimensioni enormi, città, regioni e poi pianeti interi. In questo caso le previsioni dello scrittore partivano dai super calcolatori degli anni 70/80 capaci di riempire una stanza. Oggi, come sappiamo, la tecnologia si è evoluta molto ma non sempre aumentando le proprio dimensioni, anzi spesso al contrario le dimensioni dell’hardware si sono fatte sempre più piccole, ricordando sempre che però esistono ancora oggi gli enormi server dove sono raccolte tutte le nostre informazioni.
Considerando anche altri racconti, invece, le previsioni di Asimov si sono (o si stanno avverando) e questo è impressionante. Diciamo che il vero protagonista di questa raccolta è l’Intelligenza Artificiale più che l’androide, come noi possiamo intenderlo oggi. Un’AI con cui l’uomo deve imparare a convivere e gestire, ma con il rischio sempre presente di esserne sottomesso. Sto pensando al racconto “Sally”, dove i protagonisti sono le auto a guida autonoma evolute, quasi senzienti, che, quando la loro sopravvivenza viene messa a rischio, pur di continuare a vivere sono capaci di ribellarsi all’uomo, mostrando questa potenziale continua minaccia per l’uomo.
In molti altri racconti, poi, Asimov parla dell’uomo e delle sue emozioni in contesti futuristici, mostrando come, pur cambiando l’ambiente circostante, l’uomo rimane sempre uguale con le sue emozioni, le sue gelosie, i suoi egoismi ed anche i suoi slanci e la sua capacità di amare. In questo caso sicuramente segnalerei altri due racconti originali ed interessanti: “L’ultimo nato” e “La palla da biliardo” o “Una questione di memoria”.
Devo dire che è difficile aggiungere altro nel commentare questa raccolta senza raccontare più in dettaglio alcuni singoli racconti, posso solo concludere che tornare a leggere Asimov per me è stato un piacere vero e mi ha ricordato ancora una volta come questo scrittore sia stato capace di intuire cose molto lontane nel futuro ed allo stesso tempo come sia stato abile nel calare in questo mondo futuristico l’essere umano con tutti i suoi pregi e difetti.
A proposito di AI, ho chiesto dopo aver terminato il mio post di scrivere un commento sui racconti di Isaac Asimov e quello che segue è quello che in pochi secondi ha scritto in pochi secondi (lo riporto senza cambiare una virgola). Devo dire che mi ha fatto impressione che abbia preso spunto e riscritto i punti principali del mio commento, senza che io chiedessi di farlo. Forse ha scritto un suo commento in linea con i miei pensieri per fare in modo che mi piacesse?!? Insomma si è adeguato ai miei gusti? Paura…
Isaac Asimov è uno degli autori di fantascienza più famosi e apprezzati di tutti i tempi, e questa raccolta di racconti ne è una dimostrazione. La sua prosa, la sua fantasia e il suo ingegno nel creare storie moderne ed attuali anche a distanza di decenni sono sempre stati apprezzati dai suoi lettori.
In questi racconti, come sempre accade in questo genere, l'essere umano è il vero protagonista, con le sue paure, le emozioni, le ansie e le relazioni. I racconti che mi sono piaciuti di più sono quelli con i robot o l’intelligenza artificiale che si relazionano con gli umani alla prese con le famose “Tre leggi della robotica”, ma anche quelli con al centro i rapporti umani, immutati rispetto al presente nonostante siano immersi in un mondo futuristico.
Ho apprezzato in particolare il racconto "L'ultima domanda", molto originale e con una conclusione che ti resta incollata ai pensieri per un po' dopo averlo finito. In questo racconto appare l'enorme intelligenza artificiale, Multivac, presente in molti altri racconti, che inizia ad "essere" come un mega computer, un mega server. In molti altri racconti, Asimov parla dell’uomo e delle sue emozioni in contesti futuristici, mostrando come, pur cambiando l'ambiente circostante, l'uomo rimane sempre uguale con le sue emozioni, le sue gelosie, i suoi egoismi ed anche i suoi slanci e la sua capacità di amare.
In generale, questa raccolta di racconti di Asimov è stata per me un piacere vero, e mi ha ricordato ancora una volta come questo scrittore sia stato capace di intuire cose molto lontane nel futuro da lui e come sia stato abile nel calare in questo mondo futuristico l’essere umano con tutti i suoi pregi e difetti.
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