In questo coffee break voglio parlare dei 5 libri più belli che ho letto nel primo semestre 2022.
Nel farlo non
parlerò troppo di trama e quindi cercherò di non spoilerare nulla, ma di certo voglio
raccontarvi perchè mi sono piaciuti e cosa mi è rimasto in mente.
Ho iniziato questo libro per pura curiosità. Avevo
letto la sintesi e questa mi ha convinto a leggere il libro, ma la cosa che
ancora di più mi ha incuriosito è stato sapere che era tutto vero...e recente,
dato che parliamo di una storia avvenuta in Francia negli anni 90.
Dalla sintesi sul retro della copertina: "Il
9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso la moglie, i figli e i genitori,
poi ha tentato di suicidarsi, ma invano. L'inchiesta ha rivelato che non era
affatto un medico come sosteneva e, cosa ancor più difficile da credere, che
non era nient'altro. Da diciott'anni mentiva, e quella menzogna non nascondeva
assolutamente nulla. Sul punto di essere scoperto, ha preferito sopprimere le
persone il cui sguardo non sarebbe riuscito a sopportare. È stato condannato
all'ergastolo. Sono entrato in contatto con lui e ho assistito al
processo".
Il racconto di Carrere parla di questa vicenda umana,
dei contatti con l'accusato e delle sue inevitabili riflessioni sulla vicenda.
Devo ammettere che, leggendo, anche io stesso ho pensato come possa essere una
vita come quella di Jean-Claude Romand, una vita basata soltanto su falsità,
bugie, inganni, dove anche le relazioni più sacre con i propri genitori ed
ancora più con i propri figli siano basate sul nulla o peggio soltanto su
bugie. E devo ammetterlo la cosa mi ha turbato e non poco. Perché ho pensato
come si può arrivare a questo punto e come si può continuare a vivere così
senza provare qualcosa, qualsiasi cosa, per uscirne ed evitare di vivere
un'intera vita come bugia vivente, come ombra e non come uomo. È, alla fine, la
storia di una persona molto debole, trascinata dagli eventi e che per alcuni
casi della vita ha anche avuto modo di cavalcare l'onda e continuare a vivere
nella menzogna. Anche nella sua conclusione non ha avuto il coraggio di uscire
di scena in maniera dignitosa, ma si è portato nell'abisso tutti i suoi cari.
Ultima cosa che mi ha turbato: ma come diamine è possibile che nessun amico,
familiare o "presunto collega" abbia mai sospettato qualcosa? La vita
sa essere molto pazza...
Raccontargli
la verità significava però scadere ai suoi occhi, dover affrontare la sua
incomprensione, il fuoco di fila delle sue domande: «Ma insomma, Jean-Claude, è
pazzesco! Riesci a spiegarmi perché hai fatto una cosa simile?». Era proprio
quello il punto, non ci riusciva. Non ne aveva voglia. Era troppo stanco.
2
– Klara ed il sole (Kazuo Ishiguro)
Un libro eccezionale sui sentimenti.
Dopo aver chiuso la lettura dell'ultima pagina sono
rimasto fermo per qualche minuto pensando a tutte le riflessioni ed i pensieri
che questo testo mi ha lasciato dentro.
L'ho trovato un libro meraviglioso, attuale e moderno,
ma che, allo stesso tempo, analizza tematiche vecchie quanto l'uomo, cioè
relazioni, amore e sentimenti in generale.
Insomma, in questo libro la lettura scorre veloce e
gli eventi raccontati sono quotidiani, non c'è nulla di eclatante, nessun colpo
di scena, ma dentro questa lettura ci sono questioni fondamentali, di quelle
che, almeno a volte, bisogna trattare e Kazuo Ishiguro lo fa con delicatezza e
profondità.
3 – Cosa
faresti se (Gabriele Romagnoli)
Mi è piaciuto tutto di questo libro, come è scritto,
le storie che racconta e gli intrecci, che in questo libro sono il filo che
lega le sette storie.
Non sono un grande amante di storie brevi, ma in
questo caso le ho amate tutte dalla prima all’ultima. Per capirci questo non è
un libro di racconti, ma sono presenti sette vicende umane tra loro collegate
da scelte. È un bel libro sui casi della vita, le strade prese e quelle evitate
e le relative conseguenze, insomma un bell’approfondimento su cosa possono
essere le “sliding doors”. Lo consiglio vivamente anche per alcune riflessioni
che il libro porta a fare, ho trovato perfette ad esempio la prima storia della
coppia che deve scegliere se adottare o le riflessioni del sacerdote
nell’ultima.
Sicuramente in futuro recupererò altri libri di
Romagnoli.
4
– Il segreto dei giganti (Tim Ferris)
Inaspettato.
Ammetto di aver iniziato questo libro con aspettative
molto basse, pensando fosse la solita americanata infarcita di cavolate,
stupidità e cultura pop a basso costo. Ma leggendo il libro, sin dall’inizio,
dall’introduzione dell’autore, sono stato catturato a tal punto da leggere
tutti gli interventi dei vari personaggi intervistati da Ferris, cosa che
all’inizio non pensavo di fare.
La cosa che più mi ha colpito delle varie interviste
riportate nel libro è la capacità di dare un punto di vista sul mondo sempre
originale e molto più ampio di quello che normalmente si ha. Insomma, danno
tutte una visione del mondo come di un posto pieno di possibilità e di
crescita. Certo ci sono comunque le solite americanate, ad esempio, in alcuni
punti si parla di abitudini alimentari e viene riportato, come segreto di una
vita lunga e sana, un’alimentazione a base di pillole ed integratori. Quindi
non tutto ciò che viene riportato è condivisibile, ma non credo debba esserlo.
Interessante anche vedere come molti dei personaggi
intervistati abbiano punti in comune, nelle letture, nelle passioni o nelle
routine quotidiane e che quasi ognuno di loro riesca a dare qualche spunto di
riflessione più o meno profondo.
Insomma, in conclusione, è di certo un libro che
consiglio.
5
- L'almanacco di Naval Ravikant. Una guida alla ricchezza e alla felicità (Eric
Jorgenson)
Iniziato per
caso e con grandi pregiudizi, ma poi mi ha molto colpito per i numerosi spunti
di riflessione che dà.
ll libro in sostanza è diviso in due parti, la prima parla del lavoro e la
seconda di temi generali come la felicità, la pace interiore e la vita; devo
ammettere che entrambe le sezioni mi sono piaciute molto, ho trovato la prima
di ispirazione e la seconda piena di spunti.
L'originalità di questo libro sta nella struttura, infatti parte da una
raccolta di tweet ed interviste di Naval per poter dare una vista generale del
suo pensiero su molti temi. Le pagine che ricordo meglio e che penso rileggerò
in futuro sono quelle in cui parla del suo concetto di felicità e nello
specifico il paragrafo "Le abitudini per coltivare la felicità".
Chiudo citando un tweet ironico, ma illuminante di Naval: "Non vi prendete
troppo seriamente, siete semplicemente una scimmia che ha un piano".
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