Skip to main content

Un libro che sembra scritto per me


 


Ho appena terminato questo libro che ho letteralmente divorato. Acquistato oltre un anno fa, era lì che mi attendeva sporgendo dalla mia libreria.

Ammetto che ho iniziato senza grosse aspettative, ma invece mi sono subito ricreduto perchè ne sono stato rapito.
Sicuramente va fatto un chiarimento per non fraintendere dalla copertina o dal titolo: non è un manuale o una raccolta di consigli per scrittori alle prime armi, ma un saggio autobiografico scritto come fossero una serie di discorsi da fare in una conferenza (è lo stesso Murakami a dirlo nella conclusione), in cui Murakami, nel ripercorrere la sua storia, dà anche consigli e suoi punti di vista sul mestiere dello scrittore. La cosa che più mi ha colpito del libro è che in molti tratti mi sembrava di essere stato letteralmente io quello descritto da Murakami, sia nelle situazioni che in molti pensieri ed abitudini. Questo mi ha fatto sentire molto vicino all’autore e mi ha spinto a leggere sempre più velocemente il libro.
Traspare un forte amore di Murakami per la lettura, per i libri, qualsiasi tipo di libro, per la corsa, per il jazz ed infine per la scrittura, risultato di una combinazione magica di tante cose, come dice lo scrittore.
Se dovessi elencare che consigli mi porterò dietro sullo scrivere, forse direi essere curiosi verso gli altri ed il mondo, conoscere tante persone e cose senza giudicare, seguire una routine seriamente se si vuole scrivere a livello professionale, leggere di tutto, trarre spunto dalla propria vita, anche quando non si sono vissuti eventi clamorosi o drammatici e soprattutto iniziare a scrivere, continuare a scrivere e scrivere ancora fino a lasciarsi trascinare da ciò che si sta creando.
Prima di leggere questo libro, non avevo intenzione di leggere i suoi romanzi, ma ora non posso più esimermi seppure resti sempre forte la paura che i suoi testi non siano affini ai miei gusti.
E quindi dopo aver letto questo “Il mestiere dello scrittore” ed, oltre dieci anni fa, “L’arte di correre” (altro libro che avevo apprezzato e che ora vorrei rileggere), penso che inizierò a breve uno dei suoi tanti romanzi.


Comments

Popular posts from this blog

La mia TOP5 dei libri letti nel 2021

  In questo articolo scrivo poche righe sui 5 libri letti nel 2021, che più di tutti mi hanno colpito.  Per ogni libro non voglio scrivere di trama o fare spoiler, ma voglio dire perchè mi sono rimasti in mente e perchè hanno colpito.  1 - Quello che non ti dicono (Mario Calabresi) Mario Calabresi sa scrivere ed in questo libro lo fa trattando un tema diverso dai suoi precedenti libri, ripercorre una vera e propria indagine giornalistica "su commissione". Il libro nel ricostruire le vicende del rapimento e assassinio di Carlo Saronio rivive gli anni del terrorismo in Italia e nello specifico a Milano.  C'è anche tanta malinconia soprattutto considerando la ragione che lo spinge ad indagare. Insomma come sempre un gran bel libro che consiglio vivamente che da un parte cattura con le vicende di cronaca di quegli anni e dall’altra con le vicende personali della famiglia Saronio 2 - Un milione per mia figlia (Pietro Di Lorenzo) Consiglio questo libro per chi vuole inizia...

Sogni di Robot - Isaac Asimov

  Tornare a leggere uno scrittore amato durante l’adolescenza e di cui si era letto quasi tutto è davvero bello. Nel mio caso lo scrittore in questione è Isaac Asimov. In passato ho letto tanti suoi romanzi, i vari cicli della Fondazione, il ciclo dei Robot e qualche racconto, e pensavo che non sarei più tornato a leggere nulla di suo, finché qualche settimana fa non sono incappato in un articolo che parlava di un racconto incluso in questa raccolta, “ L’ultima domanda ”, e questo mi ha spinto a leggere tutta la raccolta che lo includeva. Devo ammettere che il racconto “ L’ultima domanda ” è effettivamente molto originale e con una conclusione che ti resta incollata ai pensieri per un po’ dopo averlo finito. È un racconto, tra l’altro, molto breve ma davvero geniale e che cerca di spiegare come tutto il nostro universo sia iniziato e di dare una visione ciclica della vita di Tutto. In questo racconto poi appare l’enorme Intelligenza Artificiale, Multivac, presente in molti racconti...

5 cose da dire su Black Adam

Ieri sera, in una sala semivuota ho avuto il “piacere” di vedere il nuovo film supereroistico del DC cinematic universe, Black Adam.  Come mi capita ormai da molti film a questa parte appartenenti a questo genere ne sono uscito molto deluso, ponendomi e riponendomi la stessa domanda: “Ma sono io diventato troppo vecchio per questo tipo di film o la qualità generale sta scendendo a livelli bassissimi?”  Ammetto che l’unica eccezione è stato il “The Batman” film che mi ha riportato al cinema dopo gli anni dei lockdown, che ho gradito davvero e che, oltre ad avere un supereroe come protagonista, ha anche una trama, un’idea ed uno stile, tutte cose che in questo Black Adam mancano inutile aspettare a dirlo. Quindi ecco a voi le prime 5 cose che mi vengono in mente su questo film (da qui in avanti potrete avere degli spoiler…siete avvertiti):  1. Il film sembra essere stato ideato da un dodicenne, nel senso che è un susseguirsi di scene d’azione mai approfondite a base di scaz...