Skip to main content

Un libro che sembra scritto per me


 


Ho appena terminato questo libro che ho letteralmente divorato. Acquistato oltre un anno fa, era lì che mi attendeva sporgendo dalla mia libreria.

Ammetto che ho iniziato senza grosse aspettative, ma invece mi sono subito ricreduto perchè ne sono stato rapito.
Sicuramente va fatto un chiarimento per non fraintendere dalla copertina o dal titolo: non è un manuale o una raccolta di consigli per scrittori alle prime armi, ma un saggio autobiografico scritto come fossero una serie di discorsi da fare in una conferenza (è lo stesso Murakami a dirlo nella conclusione), in cui Murakami, nel ripercorrere la sua storia, dà anche consigli e suoi punti di vista sul mestiere dello scrittore. La cosa che più mi ha colpito del libro è che in molti tratti mi sembrava di essere stato letteralmente io quello descritto da Murakami, sia nelle situazioni che in molti pensieri ed abitudini. Questo mi ha fatto sentire molto vicino all’autore e mi ha spinto a leggere sempre più velocemente il libro.
Traspare un forte amore di Murakami per la lettura, per i libri, qualsiasi tipo di libro, per la corsa, per il jazz ed infine per la scrittura, risultato di una combinazione magica di tante cose, come dice lo scrittore.
Se dovessi elencare che consigli mi porterò dietro sullo scrivere, forse direi essere curiosi verso gli altri ed il mondo, conoscere tante persone e cose senza giudicare, seguire una routine seriamente se si vuole scrivere a livello professionale, leggere di tutto, trarre spunto dalla propria vita, anche quando non si sono vissuti eventi clamorosi o drammatici e soprattutto iniziare a scrivere, continuare a scrivere e scrivere ancora fino a lasciarsi trascinare da ciò che si sta creando.
Prima di leggere questo libro, non avevo intenzione di leggere i suoi romanzi, ma ora non posso più esimermi seppure resti sempre forte la paura che i suoi testi non siano affini ai miei gusti.
E quindi dopo aver letto questo “Il mestiere dello scrittore” ed, oltre dieci anni fa, “L’arte di correre” (altro libro che avevo apprezzato e che ora vorrei rileggere), penso che inizierò a breve uno dei suoi tanti romanzi.


Comments

Popular posts from this blog

Lontano - 1 racconto di 10+1 viaggi

  Il sottotitolo di questo libro “Dieci viaggi che cambiano la vita” fa capire molto bene cosa ci si può aspettare da un testo di appena 170 pagine. Infatti la cosa più curiosa ed interessante è che l’autore in poco più di 15/20 pagine per capitolo descrive ogni volta un viaggio in un Paese o a volte più Paesi e riesce comunque a trasmettere il sapore di questi giri, di queste nazioni fatte di posti, persone ma soprattutto di esperienze che, come più volte ripete Gracis, danno un senso al vivere intero. Tutti i racconti di viaggio contenuti sono brevi, a volte possono sembrare anche frenetici senza sosta, ma secondo me è una cosa voluta. Nel senso che l’autore ha compiuto viaggi enormi macinando chilometri ogni volta in pochi giorni ed ha voluto trasmettere questa frenesia lasciando di volta in volta spazio a cose o eventi secondo lui degni di essere raccontati. Insomma io ho ritrovato in questo libro lo stesso spirito che può esserci nel racconto che un amico può fare dopo un bel vi

La mia TOP5 dei libri letti nella prima metà del 2023

  Con un mese di ritardo, dato che di solito ne scrivo a fine semestre, anche per questa prima metà del 2023 scrivo la mia top5 dei libri letti. Quest’anno le mie letture hanno avuto tanti alti e bassi e questi 5 libri sono gli unici che mi sentirei di consigliare. Ho notato che nelle mie letture di questi primi 7 mesi c’è stato un grosso filo conduttore: la bellezza dello scrivere e del mestiere dello scrittore e poi il potere che può avere una buona storia. La cosa migliore che mi porto dietro però è quella di aver finalmente letto il mio primo romanzo di Murakami, dopo aver letto solo due suoi saggi. Quindi ecco a voi la mia TOP5 a cui aggiungo come sempre un libro bonus per amanti del genere thriller. La lista degli stronzi (di John Niven) 5/5 Trrrrrrruuuuuuuummmmmmppppp! (Citazione) C’è poco da dire, a me i libri di John Niven piacciono e molto. Sia per come sono scritti che per come raccontano la quotidianità dei personaggi e riflettono sulle piccole e grandi cose della vita, p

La mia TOP5 dei libri letti nella prima parte del 2022

In questo coffee break voglio parlare dei 5 libri più belli che ho letto nel primo semestre 2022. Nel farlo non parlerò troppo di trama e quindi cercherò di non spoilerare nulla, ma di certo voglio raccontarvi perchè mi sono piaciuti e cosa mi è rimasto in mente.   1 – L’avversario (Emmanuel Carrere) Una storia pazzesca, che mi ha turbato. Ho iniziato questo libro per pura curiosità. Avevo letto la sintesi e questa mi ha convinto a leggere il libro, ma la cosa che ancora di più mi ha incuriosito è stato sapere che era tutto vero...e recente, dato che parliamo di una storia avvenuta in Francia negli anni 90. Dalla sintesi sul retro della copertina:  "Il 9 gennaio 1993 Jean-Claude Romand ha ucciso la moglie, i figli e i genitori, poi ha tentato di suicidarsi, ma invano. L'inchiesta ha rivelato che non era affatto un medico come sosteneva e, cosa ancor più difficile da credere, che non era nient'altro. Da diciott'anni mentiva, e quella menzogna non nascondeva