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Today I want to dedicate this post to my
last reading of 2021, a book about business and more specifically related to
the world of business organization, Humanocracy by Gary Hamel and Michele
Zanini.
This book has already become a classic and
explains through contemporary examples the importance of moving from a
predominantly bureaucratic organization to one more based on humans and their
potential. According to the authors, this shift could help companies survive
turbulent and constantly changing times and could foster innovation within
companies.
The text is divided into three
macro-blocks:
- Weaknesses of Bureaucracy
- Two examples of organizations
that have reorganized with a more "humanocratic" approach
- Strengths of a
"humanocratic" organization
In this article it is not my intention to
summarize the book, but only to mention some concepts that I found interesting
and thought-provoking included in the first part of the text (in the future I
think I will dedicate another coffee-break to the rest of the book).
First, the weaknesses of bureaucratic
organizations:
- Excessive stratification, which
leads to inevitable slowness when it comes to making key decisions,
- Excessive specialization of
roles, which leads people to always make contributions that are too small and
therefore incomplete.
- The standardization of
processes, which leads front-line staff to never be able to adapt their
behavior to the real situation but to follow guidelines written by central
staff that can never respond to all situations.
On this last point, I really liked the
comparison that the authors make on how two American airlines in the past have
responded differently to some cases that occurred on their aircrafts. In fact,
in one case there is Southwest Airlines, whose head office only sets guidelines
and then leaves the freedom to the front line staff to respond appropriately to
situations, and in the other case there is United Airlines, which had
difficulty in reacting to borderline situations, precisely because of the
"rules" or procedures that the crew must follow precisely. This
difference in approach has allowed Southwest to be the airline in the US with
the highest reviews in terms of customer management and has cost United
Airlines some not very "nice" news in the American media.
Another very interesting topic is the
explanation on how to find the weaknesses of the bureaucracy? Let's always
remember that bureaucracy is anyway strong and hard to beat, in fact it is
complex, tends to maintain the status quo and has been working more or less for
over 100 years. Therefore, the only way to weaken it is to quantify its costs,
which are very high for companies. Let's just think about the waste due to the
layers of work to justify itself (staff work and many managerial levels), the
friction in the decision-making process in which too many people are involved
and at the same time the people who follow the front line activities are
excluded, the difficulties in making innovative initiatives rise from the
bottom and finally the enormous costs due to staff functions.
That is why one of the lessons of the book
is that what has worked so far and has always existed in a field is not always
perfect and should be accepted as it is. To summarize this I quote a phrase
from Thomas Paine in 1776, also present in the book, said about monarchy, but
which also fits well for bureaucracy: “A long habit of not thinking a thing
wrong, gives it a superficial appearance of being right”.
To close I suggest you to see the Humor
section of the site of Gary Hamel, one of the two authors, (https://www.garyhamel.com/humor) where
you can find cartoons designed and then explained by him about bureaucracy.
Oggi voglio dedicare
quest'articolo alla mia ultima lettura del 2021, un libro di business e più
nello specifico collegato al mondo dell'organizzazione aziendale, Humanocracy
di Gary Hamel e Michele Zanini.
Questo libro è già
diventato un classico e spiega attraverso esempi attuali l'importanza di
passare da un'organizzazione prevalentemente burocratica ad un’altra più basata
sull'uomo e le sue potenzialità. Secondo gli autori questo passaggio potrebbe
aiutare le aziende a sopravvivere a tempi turbolenti ed in costante cambiamento
e potrebbe favorire l'innovazione all'interno delle aziende.
Il testo si divide in tre macro-blocchi:
- Punti deboli della burocrazia
- due esempi di organizzazioni che si sono riorganizzate con un approccio più "umanocratico"
- Punti di forza di un'organizzazione "umanocratica"
In questo articolo non è mia intenzione riassumere il testo, ma solo accennare ad alcuni concetti che ho trovato interessanti e che mi hanno fatto riflettere inclusi nella prima parte del testo (in futuro credo che dedicherò un altro coffee-break al resto del libro)
Innanzitutto, le debolezze delle organizzazioni burocratiche:
- l'eccessiva stratificazione, che porta ad un'inevitabile lentezza quando si tratta di prendere decisioni chiave,
- l’eccessiva specializzazione dei ruoli, che porta le persone a dare sempre contributi troppo ristretti e quindi incompleti,
- la standardizzazione dei processi, che porta il personale in prima linea a non poter mai adeguare il proprio comportamento alla situazione reale ma a seguire delle linee guida scritte da personale centrale che mai potranno rispondere a tutte le situazioni.
Su quest'ultimo punto mi
è piaciuto molto il confronto che gli autori fanno su come due compagnie aeree
americane in passato abbiano risposto diversamente ad alcuni casi accaduti sui
propri aerei. Infatti, in un caso c'è la Southwest Airlines, la cui sede
centrale imposta solo linee guida lasciando poi la libertà al personale in
prima linea di rispondere adeguatamente alle situazioni e nell'altro c'è la
United Airlines che con difficoltà reagiva alle situazioni limite, proprio per
le "regole" o procedure che il personale di bordo deve seguire
precisamente. Questa differenza d’approccio ha consentito a Southwest di essere
la compagnia aerea in US con le recensioni più alta in termini di gestione del
cliente ed è costata alla United Airlines qualche news poco “carina” sui media
americani.
Altro tema molto
interessante è la spiegazione su come fare a trovare i punti deboli della
burocrazia? Ricordiamoci sempre che la burocrazia è comunque forte e difficile
da battere, infatti è complessa, tende a mantenere lo status quo e da oltre 100
anni funziona più o meno. Quindi, l'unico modo che si ha per indebolirla, è
quantificare i suoi costi che sono comunque altissimi per le aziende. Pensiamo
soltanto agli sprechi dovuti alle stratificazioni in termini di lavoro
per giustificare sé stessa (lavoro di staff e molti livelli manageriali), agli attriti
nel processo decisionale in cui sono coinvolte troppe persone ed allo stesso
tempo sono escluse le persone che seguono le attività in prima linea, alle difficoltà
a far emergere dal basso iniziative innovative ed infine gli enormi costi
dovuti alle funzioni di staff.
Per questo una delle
lezioni del libro è che non sempre quello che ha funzionato finora ed esiste da
sempre in un ambito è perfetto e va accettato così com’è. Per sintetizzare questa
considerazione cito una frase di Thomas Paine del 1776, presente anche nel
libro, detta riguardo la monarchia, ma che si adatta bene anche per la
burocrazia: "La lunga abitudine di non pensare che una cosa sia sbagliata
le conferisce la superficiale apparenza di essere giusta".
Per chiudere vi
suggerisco di vedere la sezione Humor del sito di Gary Hamel, uno dei due autori
(https://www.garyhamel.com/humor)
dove potete trovare delle vignette ideate e poi spiegate da lui sulla burocrazia.
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